sabato 15 dicembre 2007

Giù un muro, anzi due

(ANSA 2008-11-4 23:31) - Barak Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America.

Il primo presidente nero della storia di questo grande paese, abbatte per sempre la discriminazione che fino al 20° secolo aveva infettato i cuori del genere umano. Solo pochi anni fa, in Sudafrica resisteva l'Apartheid, ed in America pari diritti erano pura utopia formale. Oggi il Partito Democratico, e l'intera America, consegnano a Obama lo scettro di uomo più potente della Terra.

E Barak comincia a farne buon uso: sorprendendo tutti, le sue prime dichiarazioni non riguardano la lotta al terrorismo o l'economia claudicante, ma somigliano più al discorso di un Nobel per la pace.

"Cittadini americani. Cittadini di questo grande paese, del mio paese. Cittadini del mondo, amici terrestri. Sono al vostro servizio, cercherò di non deludervi. Nei primi 1000 giorni del mio mandato, lotterò con tutte le mie forze affinché Palestina ed Israele sostituiscano alla diffidenza bellicosa la convivenza fiduciosa. Nei primi 100 giorni del mio mandato, chiederò ai governanti del mondo che cosa l'America può fare per loro, anziché chiedere loro di fare qualcosa per l'America. Nei primi 10 giorni del mio mandato, farò una cosa per l'America, per gli americani: abbatterò la barriera di separazione tra Stati Uniti e Messico. Mai più muri. (...)"

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